Siamo in un’epoca dove la musica ha perso la sua potenza sociale, non accompagna più le “rivoluzioni” ed è ghettizzata a fenomeno di consumo. Serve per fare soldi, cosa che sta rendendo tutti i nostri sforzi e tutti noi dei mediocri, in quanto poco commerciabili. Forse sono fiero di esserlo. Forse appesantiti da tutto ciò ed inclini alla resa, o alla sconfitta… Se sei fuori dal meccanismo, sei un mediocre secondo i canoni di una società che ha fatto del piattume e della mediocrità una religione. Che brutta storia!
(Maio, tratto da “Intervista con IL VILE” sound Magazine del 14.11.2014)
http://www.soundmagazine.it/blog/interviste/intervista-vile/